bdsm
Un regalo interessato per un duro addestramento
di giorgal73
26.07.2023 |
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"Decido di partire prestissimo da Bologna, in modo da essere per le 10 a Roma, perché Naomi mi ha chiesto di arrivare in mattinata per darmi il regalo e poi..."
Qualche mese fa, feci una rimpatriata con i miei compagni delle scuole medie inferiori. In quell’ occasione ebbi un grandissimo colpo di culo e dopo soli 40 anni riuscii a scoparmi la ragazza della quale ero segretamente innamorato. Inoltre, scoprii anche che era bisex e che spesso si vedeva una un’altra mia ex-compagna. Con Carla abbiamo iniziato a sentirci regolarmente e ogni tanto riusciamo a vederci a Bologna oppure a Roma a casa sua.
Ultimamente è venuta a Bologna per lavoro. Il giorno stesso, dopo lavoro, abbiamo avuto un’esperienza particolare e stimolante in un Club Privé. Abbiamo passato una meravigliosa serata conoscendo alcune bellissime persone.
Il giorno dopo purtroppo Carla è dovuta ripartire, ma ci siamo lasciati con la promessa che presto ci saremo rivisti.
Venerdì scorso, mentre ero al computer a lavorare, squilla il telefono e leggo il nome di Carla sul Display. Felice di ricevere la chiamata e immaginando un film porno nella mia testolina bacata, rispondo al secondo squillo.
“Ciao Carla, scusa se ci ho messo tanto a risponderti, ma sai sono un uomo impegnato.”
“Sei il solito pirla, neanche mi hai dato il tempo di comporre il numero che mi hai risposto. Che fai? Passi il tempo a fissare il telefono e speri che qualcuno ti chiami?”
“Si lo fisso e spero che sia tu a chiamarmi, allora dimmi qual lieto messaggio mi vuoi dare?”
“Lo ripeto, sei un pirla, anzi te lo dico in italiano forbito così lo capisci meglio: sei uno schiocchino! Comunque ti ho chiamato perché questa mattina mi sono vista con Naomi. Dopo aver scopato come due matte le ho raccontato di Carolina e Susanna e di quello che abbiamo fatto. Cazzo si è eccitata e ha voluto fare un secondo round per mia immensa felicità.
Dopo che è venuta e si è rilassata, mi ha detto che il giorno dopo il nostro stimolante incontro, ti ha comprato un regalo e la prossima volta che verrai a Roma vorrebbe dartelo.”
Naomi è una ragazza molto particolare. La mamma è di origini coreane e il papà è romano. Fisicamente è molto bella, alta 1.75 cm, non magrissima, ma nemmeno curvy, pesa circa 68kg. Capelli lunghi neri, occhi a mandorla piccoli e sexy. Zigomi pronunciati e un visetto lungo, ma dolce e duro allo stesso tempo. Ha un seno molto prosperoso, è una terza abbondante con i capezzoli pronunciati che si ergono al culmine di un’areola grande e di colore rosa acceso.
Ama truccarsi in modo evidente, ma non volgare. Le piace tantissimo scopare con le donne, gli uomini se non esistessero per lei non farebbe alcuna differenza. Dice di non essere lesbica, però a me non ha convinto molto anche se me l’ha fatta leccare.
Tutti i suoi partner devono sempre ubbidire ai suoi voleri e desideri e lei li domina sia fisicamente che mentalmente.
La cosa bella è che una volta che il sesso è finito, lei torna a essere una donna mite e dolce, praticamente è una miss Hyde in gonnella, bipolare alla grande.
Sono incuriosito e dico a Carla che potrei fare una trasferta veloce a Roma questo fine settimana se lei e Naomi sono libere.
Purtroppo, Carla deve recuperare il figlio che torna per le vacanze estive e quindi non potrà esserci. Tuttavia non vuole che io rimandi la trasferta, anzi mi dice che sicuramente Naomi mi potrà ospitare a casa sua e che mi farà chiamare da lei appena attacchiamo per organizzare il tutto.
Effettivamente Naomi mi chiama poco dopo aver terminato la telefonata con Carla e mi dà l’indirizzo della sua dimora. Si trova a Settebagni, una località che fortunatamente è vicino all’ uscita dell’autostrada e quindi mi risparmierò un ulteriore ora di viaggio.
Decido di partire prestissimo da Bologna, in modo da essere per le 10 a Roma, perché Naomi mi ha chiesto di arrivare in mattinata per darmi il regalo e poi andare con lei al supermercato per fare la spesa.
Dopo qualche ora di viaggio e di impazienza arrivo a destinazione. Suono al videocitofono e dopo un minuto mi viene aperta la porta. Entro e trovo Naomi ad aspettarmi.
È vestita in modo molto semplice: una minigonna di jeans e una magliettina bianca con Snoopy sdraiato sulla sua cuccia e Woodstock che gli svolazza attorno.
Non dimostra assolutamente l’età che ha; a vederla sembra una trentacinquenne, praticamente 15 anni in meno, soda ovunque e nessuna ruga.
Entro dentro casa, mi avvicino per salutarla con i soliti bacetti sulla guancia. Ma rimango basito quando avvicinandomi, lei prende e mi da un lungo bacio sulla bocca. Non un bacio a stampo, ma con chilometri di lingua che esplorano la mia bocca, il mio palato e non mi fanno respirare.
Dopo cinque minuti, si stacca, mi guarda ed esclama: “Era proprio questa l’espressione che volevo vedere sul tuo viso, non te lo aspettavi vero? Mi piace tantissimo disorientare le persone, sono una maga in questo!”
Io rimango ammutolito, penso che la mancanza di Carla forse non sarà un grosso problema. Naomi mi prende per il polso destro e mi trascina in soggiorno. Mi fa sedere sul divano.
Davanti a me c’è un tavolo di vetro basso con un pacco molto grande poggiato sopra.
Il pacco è incartato con una carta da regalo rosa con tanti unicorni di dimensioni diverse.
Naomi si siede davanti a me e mi dice:” Lo sai che, quando abbiamo scopato con Carla, per i giorni successivi non ho fatto che pensare a te? Mi sei piaciuto tantissimo perché non ti sei né scandalizzato e né ti sei fatto sopraffare dalla situazione. Sei stato uno schiavetto quasi perfetto, ma con il mio aiuto migliorerai. Su apri il pacco!”
Appena tolgo l’innocente carta dalla scatola, vedo la foto di una serie di giocattoli e leggo la scritta: “BDSM Deluxe Kit for Slave Boys”.
Apro il cofanetto del peccato e inizio a tirare fuori ogni singolo pezzo, nel mentre Naomi mi guarda divertita e mi incita ad essere veloce che dobbiamo uscire a fare la spesa.
Dentro la scatola trovo: una mascherina oscurante, delle manette per i polsi e le caviglie con un legaccio per tenerli insieme, un collare guinzaglio, un plug anale, una corda, dei morsetti per capezzoli, un fustigatore con tante lamelle sottili, una gabbietta di castità di plastica trasparente e delle candele rosse.
Appena termino di tirar fuori i vari oggetti, Naomi mi domanda se mi piace il regalo, perché in caso affermativo nel pomeriggio mi farà provare alcune cose insieme a lei. Però mi dovrò comportare bene e soprattutto aiutarla a fare la spesa. Fortunatamente il tempo passa veloce e torniamo velocemente a casa.
Inizia la trasformazione di Naomi che in tono autoritario mi ordina di spogliarmi completamente e di andare vicino al tavolo in soggiorno e di aspettarla in piedi con le gambe divaricate e le mani dietro la schiena come la posizione del riposo militare.
Intanto lei si dirige in camera per prepararsi.
Dopo alcuni minuti, Naomi torna. Davanti a me c’è una delle donne più belle e sexy che abbia mai visto fino ad oggi.
I suoi seni ampi e audaci sono malamente contenuti in un abitino di latex rosso fuoco che lascia scoperti due fianchi meravigliosi e che termina appena sotto i glutei, rivelando l’assenza delle mutandine tra le gambe lunghe e armoniose.
La sua fica è lì, presente e pronta per godere e far godere. Si è depilata completamente, lasciando però un triangolino di peli proprio sopra l’inizio dello spacco con le grandi labbra che si protendono fuori alla ricerca di attenzioni.
Naomi:” Da questo momento io non sono più Naomi, non sono più la tua amica. Sono la tua Padrona e tu sei la mia cagnetta tutto fare. Ecco delle semplici regole che dovrai seguire pena delle severe e dolorose punizioni:
- Non puoi parlare se non autorizzato
- Quando ti chiederò di fare una cosa mi dovrai rispondere:” Certo mia Splendida Miss”.
- Devi stare sempre vicino a me, tenere lo sguardo basso e non prendere nessun tipo di iniziativa, ad esempio non puoi andare al bagno senza il mio permesso.
- Da ora il tuo nome sarà “Troica” ovvero Cagnetta Troia
- Non dovrai mai lamentarti quando ti punisco, se il dolore sarà troppo forte potrai usare la safeword per interrompere il gioco.
Stai tranquillo, sono qui per addestrarti e le altre regole te le spiegherò sul momento. Ricordati che dovrai ubbidirmi. Se vorrai interrompere il gioco dovrai pronunciare la parola pappamolla”.
Inizia così il mio addestramento, avrei pensato a tutto, tranne che questo weekend sarei stato dominato da una padrona strafica.
Splendida Miss: “Troica, prendi il collare e da brava cagnolina indossalo.”
Vado verso il tavolo e prendo il collare, lo indosso, i peletti mi fanno un po’ di solletico, ma sopporto.
Splendida Miss: “Primo errore Troica. Non hai detto “Certo mia splendida Miss”, ora dovrò punirti!”
Si avvicina a me, prende il capezzolo destro con il pollice e l’indice. Lo tira e ruota. Mi fa un male cane ma rimango impassibile. Con l’altra mano ripete l’operazione con il capezzolo sinistro.
La tortura dura un’eternità.
Lei mi guarda soddisfatta. Poi a tradimento prende le pinzette sul tavolo e le sostituisce alle sue dita. Mi eccito, ho un’erezione immediata. Grande errore.
Senza dire nulla mi stringe la cappella con il palmo di una mano e con l’altra mi dà dei piccoli colpetti sui testicoli. Appena raggiunge il suo scopo e il mio pene torna a riposo, prende la gabbietta di castità e me la mette.
“Bene, ora devi rimanere con le gambe aperte, ma devi alzare le braccia e mettere le mani dietro la testa. Questa è la posizione di ispezione.”
Poi prende il frustino e inizia a dare dei piccoli colpi su tutto il corpo, facendo roteare le lingue di pelle. Prima sul mio sedere, non sento dolore, anzi è un massaggio piacevole. Poi passa sulle mollette appese ai miei capezzoli, ma qui il dolore lo sento e come. Fortunatamente non insiste tanto.
Infine, passa a colpire anche la gabbietta di castità. Anche in questo caso non sento dolore, ma il mio pene cerca l’erezione che viene bloccata dalla gabbietta e un po' di dolore lo avverto, ma non per colpa del frustino.
Splendida Miss: “Ottimo! Ti stai comportando in maniera eccelsa, proprio come una cagnetta in calore che sa stare al suo posto.
Dopo la punizione ci vuole sempre il premio.
Ora devi inginocchiarti e metterti a 4 zampe. Schiena orizzontale, testa dritta con lo sguardo verso il basso. Metti i gomiti a terra. Questa è la posizione del tavolo."
Io prima di iniziare a posizionarmi, facendo tesoro dell’errore compiuto prima esclamo: “Certo mia splendida Miss.”
Splendida Miss: “Vedo che la punizione è stata utile, dai sbrigati a prendere posizione che ti voglio dare il premio che ti farà godere come una vera troia.”
Non riesco a vedere cosa sta facendo, però a d un certo punto sento che mi mette qualcosa di umido sul sedere (penso sia un gel) e poi inserisce lentamente un dito e inizia a fare su e giù.
Dopo un paio di minuti, appena si accorge che il suo dito si muove senza più la resistenza del mio buchetto, inserisce un secondo dito.
Ora il gioco cambia perché oltre al su e giù, le dita vengono ruotate e piegate lentamente. Effettivamente la cosa piace alla mia prostata.
Purtroppo, però dopo 5 minuti di goduria sento che viene inserito qualcosa di freddo e duro: Il plug. Ora provo del fastidio, ma poco dopo non sento più nulla.
Visto che sto facendo il tavolino come posizione, la mia Splendida Miss ha deciso di sedersi sulla mia schiena a cavalcioni rivolta verso il mio sedere per sculacciarlo amorevolmente.
Io sento la sua fica umida sulla schiena. Sento che cola e che si strofina con l’intento di provare piacere.
Il suo muoversi sulla mia schiena mi provoca delle sensazioni lussuriose e la mia immaginazione vola, però devo stare fermo e non fare nulla.
Splendida Miss:” Hai il culetto bello rosso proprio come piace a me. Ora mi alzerò e ti farò assumere una nuova posizione, tutta di riposo.
È anche la mia preferita, ora capirai perché.
Sdraiati a terra sulla schiena, i piedi divaricati e le mani lungo i fianchi.
Io con tono un po’ affaticato e dolorante, ma anche eccitato: “Certo mia splendida Miss.”
Appena prendo posizione, lei si toglie il vestito e si accovaccia sulla mia faccia. Ora la sua vulva è sulla mia bocca.
Sento la sua umidità e il suo clitoride che vuole esplodere per quanto è gonfio.
Inizia a muoversi in modo da strusciare per tutta la lunghezza della fica sulla mia bocca.
Sento le grandi labbra che mi avvolgono. Vorrei aprire la bocca e insinuare la mia lingua dentro lei, ma come mi ha ordinato prima non devo prendere iniziativa.
Fortunatamente Naomi vuole godere e perciò mi ordina di aprire la bocca e di leccarle la fica, ma seguendo le sue istruzioni.
Splendida Miss: “Ricordati che sei una Cagna. E cosa fanno le cagne se non leccare voracemente l’oggetto del loro desiderio? Voglio sentire la tua lingua leccare ogni singolo millimetro lentamente. Apri bene la bocca e succhiami anche il Clito e le labbra, ma attenta troica non farmi male con i denti.”
Vado avanti per dieci minuti, la sua fica continua a sbrodolare su di me fino al sopraggiungere dell’orgasmo. Appena arriva, partono degli schizzi sulla mia lingua e sul mio petto.
Praticamente mi fa una doccia orgasmica.
Splendida Miss: “Bene Troica, sei stata brava. Io direi che per oggi il gioco è durato abbastanza e può terminare.”
Si alza e mi aiuta ad alzarmi a mia volta. Comincia a liberarmi del collare, del plug, delle pinze e finalmente della gabbietta. Il mio pene è ora libero di esprimersi.
Naomi completamente nuda è davanti a me. Mi fissa gli occhi e con le mani inizia a massaggiarmi i testicoli e ad accennare una piccola sega. Un minuto dopo si inginocchia e inizia a farmi un pompino.
Scappella completamente il mio cazzo e passa la lingua tutto attorno al glande. Con la lingua mi stimola il frenulo. Prende in bocca la cappella e succhiando emula lo stappare di una bottiglia.
Dopo la quinta volta, le metto le mani dietro la testa e inizio a spingerla finché la sua bocca non arriva alla base. Spingo e spingo fino alla gola. Il mio pene inizia a pulsare, lei se ne accorge e si stacca facendomi venire sulle sue tette.
Purtroppo, Naomi non va oltre. Le piacciono di più le donne, ma io mi accontento.
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Vi invitiamo comunque a segnalarci i racconti che pensate non debbano essere pubblicati, sarà nostra premura riesaminare questo racconto.
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